Fino all’ultimo minuto i sondaggi ci avevano lasciati incerti sul risultato; dicevano che Kamala Harris e Donald Trump erano proprio alla pari ed invece Trump ha vinto e anche con un buon margine di voti rispetto alla sua concorrente.
Ovviamente subito dopo i media si sono sbizzarriti nel prevedere quello che accadrà con Trump Presidente e se ne sono sentite di tutti i colori; c’è chi dice che la nuova amministrazione sarà un bene e chi invece afferma il contrario; c’è chi paventa grandi cambiamenti mondiali e chi invece è più cauto, ma forse occorrerà aspettare e toccare con mano quello che avverrà sia negli USA che nel mondo.
Io nel mio piccolo osservo che una gran parte degli americani ha scelto Trump perché desiderosa di un Presidente autoritario anche se meno democratico; la democrazia è passata così in secondo piano e si è preferito affidarsi ad un uomo apparentemente energico con principi più da dittatore spregiudicato che da politico giudizioso.
E lui così si è mostrato. Si è presentato come uno del popolo e si è fatto vedere mentre friggeva le patatine in un Mc Donald e si è anche vestito da netturbino e fatto fotografare in un camion adibito alla pulizia della città.
Queste immagini mi hanno fatto ricordare il nostro Mussolini quando si mostrava a torso nudo mentre aiutava nella trebbiatura i contadini dell’agro Pontino. E durante i suoi innumerevoli comizi, anche il suo aspetto truce e volitivo non è stato molto dissimile da quello del nostro Duce degli anni 30.
Nella sua campagna elettorale ha fatto tante promesse basate in gran parte sull’economia, promettendo riduzioni di tasse e miglioramento dello stato economico delle famiglie e anche blocco dell’immigrazione clandestina; non ha invece mai parlato di diritti civili né di democrazia, mentre ha affermato che fermerà le guerre in atto.
Queste sue promesse sono state prese per certe dal popolo dei buontemponi americani che non hanno dato alcun peso ai metodi che il nuovo Presidente avrebbe adottato.
Io credo che Trump rispetterà buona parte delle sue promesse e per quanto riguarda la guerra all’Ucraina penso che la farà finire veramente; credo che presto si accorderà con Putin (da dittatore a dittatore) e gli garantirà in qualche modo un bella vittoria; costringerà Zelensky ad accettare condizioni non giuste obbligandolo a cedere i territori graditi alla Russia; e Zelensky dovrà accettare le condizioni che Trump avrà concordato con Putin sapendo che altrimenti non riceverà più alcun aiuto né militare né economico dagli USA.
La spregiudicatezza che contraddistingue Trump gli consentirà di operare senza tener in alcun conto il bene del popolo ucraino; tratterà la cosa infatti solo in maniera da dimostrare al popolo americano e al mondo intero che, così come aveva promesso, sarà riuscito a fermare quella guerra.
Conquisterà così anche il beneplacito di Putin con il quale finirà per condividere le sue ragioni; non gli importerà nulla di perdere la stima degli ucraini ritenendo più importante essere un amico di Putin che non di Zelenzky.
Per il Medio Oriente penso che inizialmente manterrà i buoni rapporti con Netanyahu ma lo costringerà in qualche modo a ridimensionare le sue azioni.
L’altra promessa che probabilmente manterrà sarà quella di aumentare l’autonomia del suo Paese riducendo le importazioni con opportuni dazi e incrementando le produzioni in patria dei beni oggi importati; e la sua vicinanza ad Elon Musk dimostra chiaramente che l’intenzione è di dipendere il meno possibile dal resto del mondo.
Non è detto che i suoi metodi non saranno graditi agli americani specie se premiati da un miglioramento economico. Ma l’immagine di un’America che abbiamo oggi sarà destinata a cambiare; non più un Paese che cerca di occuparsi del mondo intero, ma un Paese più simile alla Russia che pensa solo ai propri interessi e che per rincorrerli non si cura degli eventuali danni inflitti agli altri.
Franco Fellicò