A giudicare dagli “abbracci” a me sembra che Giorgia Meloni e Stefano Bonaccini si stimino a vicenda.
E questa è una cosa che fa onore a Giorgia che dimostra di voler guardare al valore delle persone indipendentemente dalla loro appartenenza politica.
Bonaccini, dal canto suo, ha riconosciuto l’operato del Governo, malgrado sia di colore diverso dal suo, e quindi anche lui dimostra di essere una persona seria.
Ma naturalmente l’atteggiamento di Salvini è subito venuto a galla con il suo veto al conferimento a Bonaccini dell’incarico di commissario per l’emergenza.
Per la verità non ho capito bene se ci saranno due figure, una per gestire l’emergenza e una per gestire la ricostruzione, e se il dissenso di Salvini riguardi l’una o l’altra attribuzione.
Ma quello che è certo è che Salvini, diversamente da Meloni, non ammette che un esponente della sinistra, anche se fosse il migliore di tutti, possa essere stimato e tanto meno possa ricevere un incarico dalla destra.
Bonaccini, a me che non sono di sinistra, è piaciuto da sempre e non avevo alcun dubbio che sarebbe stato il vincitore delle primarie diventando il segretario del PD; ma poi invece è stato battuto dalla Schlein, cosa per me inspiegabile.
Forse sono prevalsi anche nella sinistra quelli che preferiscono la contrapposizione e non l’accordo tra le parti politiche.
E’ stata scelta la Schlein che, a giudicare dal suo comportamento, a me pare essere come un altro Salvini, ma di sinistra!
Tornando comunque a Bonaccini penso e spero che prevarrà il buon senso della Meloni e che il gravoso incarico gli sarà affidato.
Franco Fellicò
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